Le Camelie di Ciarrocchi Vivai

Le Camelie dei Vivai Ciarrocchi

La Camellia (Camelia) è un genere di piante della famiglia delle Theaceae, originario delle zone tropicali dell’Asia. Il nome del genere, scelto da Linneo, deriva dal nome latinizzato del missionario gesuita Georg Joseph Kamel (1661-1706), farmacista e botanico, che per primo importò la pianta dal Giappone.

camelie fiorite in vaso dei ciarrocchi-vivai

Le nostre adorate e colorate Camelie


Il genere Camellia comprende piante a portamento arbustivo o ad alberello, sempreverdi, alte in natura fino a 15 m.
Le foglie sono semplici alterne, di colore verde più o meno scuro secondo la specie, lucide e coriacee, a volte carnose e provviste di stipole e ghiandole aromatiche, con i margini lisci o crenati, di forma ellittica, lanceolata o oblungo-lanceolata.
I fiori sono semplici o doppi di colore bianco, roseo o rosso, privi di profumo o molto profumati; sono piante adatte ai climi temperati e umidi.

Nelle zone tropicali asiatiche, dalla Camellia sinensis (L.) O. Kuntze (= C. thea), si ricava dalle giovani foglie la nota bevanda tonificante conosciuta con il nome di tè.

La specie più coltivata come pianta ornamentale nei giardini, parchi e viali, è la CAMELIA JAPONICA, originaria della Corea e del Giappone, arbusto che raggiunge alcuni metri di altezza, foglie persistenti, ovali di colore verde cupo lucente, fioritura primaverile con fiori dai colori nelle varie sfumature dal bianco al rosso cupo, corolle a forma di rosa aperta e appiattita.

Quando si parla di Camelie a fioritura invernale, il pensiero va subito a CAMELIA SASANQUA, una specie originaria dell’isola giapponese di Okinawa, dove è chiamata “sazankwa” (che significa ‘”fiore del tè di montagna”) e dove viene coltivata da parecchi secoli, anche per scopi alimentari. Dotata di foglie piuttosto piccole e strette, oltre che di fiori leggermente profumati a corolla semidoppia, con petali di color rosa carico o bianco, la specie fu introdotta in Europa verso la metà del ‘700. Ben presto sfruttata da ibridatori e vivaisti, sia per la rusticità, sia per il pregio di fiorire fra ottobre e marzo (secondo le varietà), la Camelia Sasanqua ha generato centinaia di nuove forme, spesso assai diverse fra loro.

 

La Camellia Japonica fu introdotta in Europa dal Giappone nella sua forma semplice nel 1739 mentre le diverse varietà a fiore doppio sono state importate dalla Cina nel 1792 e molte altre ancora nel primo ventennio del 1800. Si pensa che dall’estremo oriente siano state importate 23 varietà prodotte dai floricolture giapponesi e cinesi.

C’è da dire che le Camelie nel 1800 spopolavano e tutta la floricoltura si basava sui loro fiori per cui si creavano begonie, balsamine, rose, ecc. tutte a fiore di “Camelia” fino a quando non cadde nell’oblio dovuto sicuramente all’esagerazione umana in quanto la creazione e la ricerca di fiori sempre più grandi, più doppi, dai colori più vari ha reso queste piante stucchevoli e per tale motivo sono passate nel dimenticatoio.

Il vivaio Ciarrocchi – nel corso dei suoi cento anni di attività – si è specializzato nella produzione delle Camelie JAPONICA e SASANQUA. Le nostre camelie sono prodotte con particolare attenzione estetica, per rispondere alle richieste di una clientela esigente ed esperta, che cerca piante compatte ma armoniose.
Proprio per questo viene dedicata una grande cura anche alla selezione delle piante in spedizione, al fine di garantire partite omogenee e corrispondenti agli standard richiesti.

Caratteristiche

ESPOSIZIONE
Innanzitutto sono piante che amano l'aria e gli ambienti chiusi sono per loro deleteri. Sono piante che devono stare in ambiente chiuso solo per brevi periodi, durante la brutta stagione, quando le basse temperature non consentono di allevarle all'aperto (al di sotto dei 5-7°C). Ma non appena le temperature si elevano occorre sistemarle subito all'aria aperta.

E' preferibile posizionare la Camelia a mezz'ombra e non al sole diretto e garantire un ambiente umido ed allo stesso tempo ben arieggiato.
ANNAFFIATURA
La Camelia durante il periodo primaverile/estivo va annaffiata in modo che il terreno rimanga umido, non fradicio. E' opportuno fare delle annaffiature fogliari due volte alla settimana per pulire le foglie evitando di effettuarle nelle ore più calde della giornata in quanto provocherebbero la comparsa di tacche nere, simili a bruciature.

Durante la stagione fredda lasciare asciugare il terriccio tra un'irrigazione ed un'altra. E' importante garantire un ambiente abbastanza umido intorno alla pianta di Camelia per favorire lo sviluppo delle gemme che altrimenti si seccherebbero.

Sarebbe opportuno annaffiare usando acqua non calcarea.
CONCIMAZIONE
Per la Camelia occorre seguire un regolare piano di concimazione che va dal mese di marzo al mese di settembre, vale a dire per tutto il periodo in cui le piante sono all'aperto diminuendo le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione. Durante gli altri periodo vanno sospese.

Per quanto riguarda il tipo di concime da usare si usa la formula 2 : 0,8 : 1,5 vale a dire 2 parti di Azoto (N), 0,8 parti di Fosforo (P2O5) e 1,5 parti di Potassio (K2O). E' importante che l'Azoto abbia un titolo più elevato in quanto favorisce la formazione di foglie di colore verde più brillante.
TERRENO
La Camelia è una pianta che vuole un terreno acido, sciolto e molto ricco di sostanza organica (come ad esempio foglie in decomposizione, aghi di pino, torba, terriccio di bosco, corteccia di pino, trucioli, etc.) e molto ben drenato in quanto è una pianta che non tollera i ristagni idrici.

L'epoca del rinvaso è settembre - ottobre ed è preferibile farlo ogni anno.
POTATURE
Per la Camelia la potatura è una pratica molto importante in quanto sono piante che tendono a crescere in maniera disordinata ed è importante che la luce e l'aria possono circolare in tutte le parti della pianta. Dopo che la pianta ha fiorito si tagliano i rami secchi o storti o poco sviluppati e si effettua una cimatura degli apici vegetativi per favorire l'accestimento della pianta.
MOLTIPLICAZIONE
La Camelia può essere facilmente riprodotta da seme, anche se il metodo migliore di moltiplicazione è la talea, poiché le piante ottenute da semi di piante ibride non producono fiori identici a quelli della pianta madre. Altra tecnica utilizzata è l'innesto. L'innesto della Camelia viene spesso usato per sostituire una varietà ad un'altra, soprattutto in esemplari adulti. La tecnica migliore per innestare le camelie è l'innesto a marza. Si chiama marza un pezzo di ramo con diverse gemme (che solitamente è tagliato ma può anche essere il ramo di una pianta in vaso). Tra i vari tipi di innesti a marza uno dei più utilizzato per le camelie è l'innesto per approssimazione. Tale tecnica consiste nel creare un taglio longitudinale asportando una parte della corteccia del tronco in ognuna delle due piante (il portainnesto e il nesto). Le ferite verranno così fatte combaciare e dovranno essere legate strette con della rafia. Dopo circa due mesi si tagliano il portainnesto (sopra l'innesto) e il nesto (sotto l'innesto). Il periodo migliore per effettuare tale innesto è marzo-aprile. Si possono utilizzare anche innesti a spacco o a corona.

N.B. Poiché è preferibile che le marze restino a riposo fino al momento dell'innesto, è bene prelevarle durante l'inverno e conservarle al fresco.
PARASSITI
Il parassita più frequente è l'afide, insetto che attacca quasi tutte le specie ricordate. Molto spesso alcune varietà dalla cocciniglia.
Rimedi: eliminare le foglie di Camelia colpite e fare dei trattamenti con prodotti a base di rame. Se la pianta è piccola potete toglierle con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool ma se la pianta e grande e molto sviluppata allora è consigliabile intervenire con antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
A voi lo splendore del "fior fiore" della nostra produzione ...

"Se vuoi vivere felice un giorno: ubriacati, Se vuoi vivere felice un mese: ammazza il maiale, Se vuoi vivere felice un anno: sposati, Se vuoi vivere felice un'intera vita: coltiva le camelie"

- Antico Proverbio Cinese

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